Safeguarding

Cos’è il Safeguarding? Letteralmente si potrebbe tradurre come l’azione dello “stare proteggendo”. E in effetti è proprio di questo che si tratta.
In ottemperanza ai decreti legislativi del 28 febbraio 2021 n. 36 e 39, le società sportive sono obbligate a dotarsi di un modello organizzativo e di un codice di condotta, che sinergicamente, da un lato minimizzino e gestiscano i rischi di abuso, violenza e discriminazione (dei soci in questo caso), dall’altro traducano i principi di lealtà, correttezza, inclusione ed equità in azioni concrete e divieti.
Di seguito è riportato il Modello Organizzativo e Codice di Condotta che abbiamo adottato.
Il responsabile del SafeGuarding è la figura da contattare in ogni caso in cui si ravvedano situazioni in contrasto con quanto indicato nel documento di riferimento.
La persona eletta come riferimento per la nostra società è Carlotta Rizzato e va contattata all’indirizzo email safeguarding@canottiergiudecca.it

Modello Organizzativo e Codice di Condotta

Premessa

Il presente Modello organizzativo e codice di condotta (d’ora in poi Modello) della Società Associazione Canottieri Giudecca ASD (nel seguito Società) è adottato in attuazione delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021 e al d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021, alle direttive emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, ai Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio permanente del CONI per le politiche di Safeguarding, nonché in coerenza con i Regolamenti per la salvaguardia da abusi, violenze, discriminazioni e politica di tutela dei minori adottati dalle Federazioni cui la Società è affiliata Il Modello ha lo scopo di creare all’interno della Società i presupposti per praticare lo sport in un ambiente rispettoso, equo e libero da ogni forma di violenza e discriminazione nei confronti di atleti, soprattutto se minori, o persone particolarmente vulnerabili, in conformità con le normative vigenti.

Diritto fondamentale dei Tesserati della Società- Associazione Canottieri Giudecca ASD è quello di essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente dalla propria etnia, dalle proprie convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva così come disciplinati dal Regolamento. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei Tesserati costituisce un valore prevalente rispetto al risultato sportivo.

Art. 1 – Finalità

  1. Il presente documento disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione, così come individuati ed attuati in danno dei Soci, specie se minori d’età, della Società.
  2. Le norme e le previsioni contenute nel presente Modello richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dalle Federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI cui la Società è affiliata (d’ora in poi per brevità indicate come Federazioni) e costituiscono l’insieme del modello organizzativo interno societario e delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti della società sono tenuti ad uniformarsi al fine di promuovere una cultura dell’inclusività e del rispetto in un ambiente che:
  3. assicuri la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Soci, specie se minori;
  4. renda consapevoli i Soci in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;
  5. individui e attui adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, in conformità alle raccomandazioni degli Organismi di tutela istituiti dalle Federazioni, volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Soci minori;
  6. provveda alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
  7. informi i Soci, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
  8. incentivi la partecipazione dei componenti del sodalizio alle iniziative organizzate dalle Federazioni nell’ambito delle politiche di SafeGuarding;
  9. garantisca il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di SafeGuarding della Società.
  10. verifichi, con l’acquisizione del casellario giudiziale e carichi pendenti, i tecnici, dipendenti ed altri soggetti che possano entrare in contatto stabilmente con i tesserati e in particolare con i minori.

Art.2 – Soggetti tenuti al rispetto e all’applicazione del presente modello

I soci della Società

Coloro che hanno un rapporto di lavoro o volontariato con la Società

Terzi che a qualsiasi titolo vengono in contatto con la Società

Art. 3 – Norme di condotta

Al fine di dare attuazione ai principi ed obiettivi del presente modello la Società:

  1. Assicura e gestisce un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona:
  2. utilizzando solo allenatori formati e qualificati;
  3. organizzando gli spogliatoi e le docce in modo da evitare commistioni di genere, avendo riguardo ai minori.
  4. gestendo le trasferte definendo con chiarezza componenti e ruoli della delegazione, nonché la logistica e le regole di comportamento tra atleti ed atlete e nei confronti dei tecnici/dirigenti accompagnatori;
  5. Riserva ad ogni Socio attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro:
  6. gestisce i Soci, tramite i dirigenti e tecnici, nel rispetto di ogni singola persona.
  7. Per i soci atleti, organizza l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione gli interessi e i bisogni dello stesso:
  8. è compito del tecnico dosare le attività fisiche in palestra ed in barca in base all’età ed alle capacità psico-fisiche di ciascuno.
  9. Presta la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio, percepite o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori;
  10. Attiva, senza indugio, in ogni circostanza di interesse, gli esercenti responsabilità genitoriale o tutoriale e i soggetti preposti alla vigilanza in Società – “Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni” societario (d’ora in poi Responsabile).
  11. Espone presso la sede della Società e sul sito web societario le modalità di segnalazione di situazioni che possano individuare violazioni di cui al Regolamento federale ed al presente Modello.
  12. Attiva il Responsabile nominato dalla Società ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento, avendo cura di utilizzare procedure interne di segnalazione con tutela della privacy del denunciante / vittima dell’abuso
  13. Attiva iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:
  14. fatte salve le esigenze tecniche che lo richiedano, evitare i contatti fisici tra soci, atleti, tecnici o dirigenti;
  15. utilizzare tra i soci e all’interno dei gruppi di atleti e nei rapporti con tecnici e dirigenti, l’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitare l’uso di espressioni discriminatorie, sessiste, o di matrice razzista;
  16. evitare di intrattenersi in sedute di allenamento con singoli soci o atleti e/o svolte in orari non programmati e in cui gli spazi utilizzati per l’attività sportiva non siano usualmente frequentati, facendo in modo che, se ciò fosse necessario, vi sia sempre la presenza, in aggiunta all’allenatore, di un dirigente, del genitore o del consenso di quest’ultimo;
  17. Definisce, nelle attività sociali, gli allenamenti e in gara, comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo quali:
  18. trattare i soci nello stesso modo evitando di far trasparire preferenze con atteggiamenti discriminatori;
  19. effettuare scelte tecniche sempre trasparenti e motivate in modo che si capisca che trattasi di valutazione tecnica;
  20. Sensibilizza sull’astenersi, da parte di chicchessia e per i tecnici in particolare, a fare apprezzamenti, commenti e valutazioni inappropriati; in particolare, nel caso di soci atleti, astenersi da commenti che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potenzialmente lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona attraverso indicazioni tecniche date con modalità e toni che non umilino il socio
  21. Favorisce la rappresentanza paritaria di genere;
  22. con la crescita all’interno della società di un gruppo dirigente e un gruppo di tecnici di sesso diverso dando pari opportunità di crescita senza discriminazioni di alcun tipo;
  23. con l’ingresso all’interno di organi societari e dello staff tecnico di soggetti di genere diverso;

Art. 4 – Tutela dei minori – Obblighi

Tutti coloro che in ambito societario – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgano funzioni che comportino contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale e carichi pendenti ai sensi della normativa vigente.

Art. 5 – Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni

Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, la Società nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica alle Federazioni all’atto della prima nomina e all’atto di affiliazione annuale.

  1. Il Responsabile dovrà essere prescelto tra soggetti di comprovata moralità, competenza e terzietà in possesso dei seguenti requisiti:
  2. essere tesserato ad almeno una delle Federazioni di affiliazione della Società;
  3. non aver riportato condanne penali anche non passate in giudicato per i seguenti reati (acquisire il casellario giudiziario e carichi pendenti):
  4. art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti) 609-bis (violenza sessuale), 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni).
  5. non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno, da parte di FSN, DSA, EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;
  6. seguire nel corso dell’incarico i corsi di aggiornamento previsti dalle Federazioni di affiliazione e/o essere in possesso di eventuali titoli abilitativi.
  7. Il Responsabile dura in carica un anno e può essere riconfermato.
  8. In caso di cessazione a qualsiasi titolo del Responsabile, la Società provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile iscrivendolo nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalle Federazioni di affiliazione.
  9. La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata, ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto del sodalizio. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia agli Organismi di Tutela delle Federazioni. Il sodalizio provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.
  10. Il Responsabile è tenuto a:
  11. promuovere la corretta applicazione dei Regolamenti per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati delle Federazioni di affiliazione nell’ambito della società, nonché l’osservanza e le proposte di aggiornamento del presente Modello, da proporre all’organo direttivo societario;
  12. adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;
  13. adottare provvedimenti, anche con segnalazioni all’organo Societario competente, in caso di mancata applicazione del presente Modello;
  14. adottare i provvedimenti previsti in caso di violazioni di situazioni che rientrino nelle prescrizioni del presente modello e nei Regolamenti federali;
  15. segnalare tempestivamente agli Organismi di tutela delle Federazioni di affiliazione le eventuali condotte rilevanti di cui al punto c) e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;
  16. rispettare gli obblighi di privacy e riservatezza imposti dalla legge e dai Regolamenti federali;
  17. valutare annualmente l’adeguatezza del Modello nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine risolvere le criticità riscontrate;

Art. 6 – Dovere di segnalazione

  1. Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal Regolamento federale e/o la mancata applicazione del presente Modello, è tenuto a darne immediata notizia all’Organismo di tutela della pertinente Federazione, anche per il tramite del Responsabile nominato dalla Società.
  2. Chiunque sospetta comportamenti rilevanti ai sensi dei Regolamenti Federali e del presente Modello può confrontarsi con il Responsabile o direttamente con gli Organismi di tutela delle Federazioni di affiliazione.
  3. Le segnalazioni potranno essere effettuate ai contatti del Responsabile societario o ai riferimenti resi disponibili sui siti web della Federazioni di affiliazione

Art. 7 – Diffusione ed attuazione

  1. La Società, anche avvalendosi del supporto del Responsabile, si impegna alla pubblicazione e alla capillare diffusione del presente Modello tra i propri Soci, i propri collaboratori e volontari che, a qualsiasi titolo e ruolo, siano coinvolti nell’attività sportiva, alla messa a disposizione di ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione, allo svolgimento di verifiche in ordine ad ogni notizia di violazione delle norme nonché alla condivisione di materiale informativo finalizzato alla sensibilizzazione sulle tematiche del Safeguarding anche tramite:
  2. affissione presso la sede della Società del presente Modello organizzativo / codice di condotta adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e pubblicazione dello stesso sulla homepage del sito della società;
  3. affissione presso la sede della società e pubblicazione sulla homepage del sito della società del nominativo del Responsabile nominato dal sodalizio con indicazione dell’indirizzo e-mail per poterlo contattare;
  4. comunicazione, al momento del tesseramento, ai soci o ai loro genitori, se minorenni, del presente Modello adottato dalla società, nonché comunicazione del nominativo e contatti del Responsabile della società;
  5. comunicazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi agli Organismi di tutela delle Federazioni di affiliazione;
  6. informazione ai soci e ai loro genitori, se minorenni, circa le misure adottate dalla società per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi.

Art. 8 – Sanzioni

  1. Premessa l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti federali, previa informazione a carico di tutti coloro che sono assoggettati, ai sensi delle previsioni di cui all’art. 2, tra le categorie tenute all’osservanza delle disposizioni contenute nel presente documento e che pongano in essere comportamenti contrari a quanto ivi indicato, il Responsabile dovrà, una volta valutata la segnalazione:
  2. inoltrarla agli organi disciplinari societari interni;
  3. inoltrarla all’Organismo di tutela della pertinente federazione di Affiliazione.

Art. 9 – Norme finali

  1. Il presente documento è aggiornato dall’organo direttivo della Società con cadenza almeno quadriennale e ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di SafeGuarding ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni delle Federazioni di affiliazione.
  2. Eventuali proposte di modifiche al presente documento dovranno essere sottoposte ed approvate dall’organo preposto della Società.
  3. Per quanto non esplicitamente previsto si rimanda a quanto prescritto dalle norme e nei Regolamenti per la salvaguardia da abusi, violenze, discriminazioni e politica di tutela dei minori delle Federazioni di affiliazione.
  4. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua approvazione da parte del Consiglio direttivo ed è tempestivamente pubblicato sul sito web societario.

Il Presidente della Società

Dino Zanin

Approvato dal Consiglio direttivo

Con decisione del 29 agosto 2024

Canottieri Giudecca

Responsabile SafeGuarding