Storia della Società
Storia della Società
1981-1990
L’Associazione Canottieri Giudecca è stata fondata il 27 maggio 1981 a Venezia. La società è strettamente legata al territorio dell’isola della Giudecca, che fa parte del centro storico di Venezia. L’isola era un polo industriale e di attività di pesca e caccia. La Remiera Giudecca, come allora fu chiamata, nacque per l’impegno di sedici soci fondatori che si proposero di creare una società che raccogliesse i tanti vogatori della Giudecca. I sedici fondatori gettarono il cuore oltre l’ostacolo e fecero una vera scommessa per rendere agibile il luogo prescelto come sede per la nuova società: un’area industriale abbandonata fronte laguna, facente parte degli ex Cnomv (Cantieri navali e officine meccaniche Venezia), piena di macerie, sterpaglie, rifiuti.
Nel 1985 la società decise di affiliarsi alla Federazione italiana canottaggio, mutando il suo nome in quello attuale.
La società crebbe in numero di soci e si iscrissero anche molti regatanti di voga veneta non solo della Giudecca. Ma erano anni per un certo verso spensierati, basti ricordare che per un periodo nello spazio all’aperto della sede furono ospitati 2 pony.
1991-2000
All’inizio degli anni ’90 la società stava crescendo e non era più solo una sorta di famiglia allargata ma si era ormai strutturata come realtà sportiva aperta a tutti. Questo nuovo approccio portò all’elezione di un nuovo direttivo che vide l’abbandono delle prime figure storiche. Tutto il decennio fu di fatto un lungo percorso gestionale, non certo privo di dififcoltà, che portò la sede al restauro e al riconoscimento da parte del Comune dello spazio.
Come gesta sportive, il canottaggio viveva sempre un po’ all’ombra della voga alla veneta. E mentre quest’ultima viveva di una forza autonoma, data dalla presenza dei regatanti, la specialità olimpica aveva bisogno di uno staff tecnico e di fare promozione. Nonostante le difficoltà si riuscì a continuare nelle attività remiere in tutti i settori.
2001-2010
Nel 2001 fu consegnata la sede restaurata e questo diede il via a un nuovo cambiamento radicale. Da quel momento in poi la gestione della società divenne sempre più complessa, sia per l’abbandono di alcuni soci anziani che fino a quel momento avevano dato disponibilità nel seguire le attività quotidiane, ma soprattutto per le normative da rispettare; in tutto questo bisognava comunque far crescere la società non solo nella voga alla veneta ma anche nel canottaggio. E fu proprio in questo decennio che la Canottieri Giudecca conquistò due titoli italiani nel 4 di coppia. Questo risultato fu la risultante di tanti sforzi messi in campo da parte di tutti, allenatori e consiglieri, senza dimenticare i nostri atleti.
Per la voga alla veneta fu comunque un decennio importante perché tra i nostri soci contavamo molti dei regatanti più forti di tutta Venezia, questo nonostante si cominciasse a percepire una certa “stanchezza” sul territorio. La nostra società mise in campo un progetto per portare la voga veneta nelle scuole. A dir il vero iniziative simili vennero prese anche da altre associazioni a Venezia con l’intento di insegnare quegli aspetti legati alle tradizioni lagunari veneziane che si stavano perdendo.
2011-2020
Con la festa per il 40ennale della società si chiude idealmente un ciclo dirigenziale. Iniziano anni complessi, con normative sempre più stringenti. Sulla spinta del decennio precedente, in continuità con le attività portate avanti, si investe maggiormente nel settore del canottaggio. Vengono intrapresi investimenti nelle infrastutture della sede, viene acquistata una muta nuova di mascarete parzialmente con un prestito dei soci, si investe maggiormente nel personale di aiuto alle attività sportive.
La normativa gestionale e fiscale diventa un grosso onere per il direttivo che, operando da statuto a titolo gratuito, riesce a far fronte alle nuove imposizioni, nonostante le difficoltà.
I settori sportivi continuano le loro attività e in questi anni si assiste a livello veneziano a un ricambio generazionale nel mondo della voga alla veneta, cosa che non accadeva da quasi 20 anni. Il canottaggio vede imporsi alcuni atleti che arrivano a rappresentanze nazionali.
A fine 2019 la società venne parzialmente colpita dall’ “acqua granda” riportando alcuni danni a mezzi e strutture ma non si sapeva ancora cosa stava per arrivare. Con il 2020 e la pandemia, le società sportive furono messe alla dura prova. Pur riportando un calo di iscritti (da quasi 500 a poco più di 400) siamo riusciti a far fronte alle difficoltà.
2021, fino ai giorni nostri
Luglio 2023 sarà ricordato come il momento in cui entra in vigore la tanto temuta “riforma dello sport”. Riforma che serve a dare una forma strutturata e certificata alle associazioni sportive che sono effettivamente tali ma che ci porta ad affrontare nuove sfide, soprattutto dal punto di vista delle risorse.